In Francia, un appello lanciato da cinque importanti società scientifiche francesi ha sollevato un tema cruciale per la salute dei bambini: le attività sugli schermi devono essere vietate ai bambini sotto i sei anni. L’invito delle società, che include la Société française de pédiatrie, Santé publique, psychiatrie de l’enfant et de l’adolescent et d’ophtalmologie, e la Société francophone de santé et environnement, si basa su preoccupazioni legate all’impatto negativo che l’uso precoce dei dispositivi digitali può avere sullo sviluppo psicofisico dei più piccoli.
Secondo gli esperti, l’esposizione precoce agli schermi “altererebbe durevolmente la salute e le capacità intellettive” dei bambini. L’appello si rivolge a una vasta gamma di destinatari, tra cui giovani genitori, insegnanti, educatori, personale curante e decisori politici, chiedendo una “presa di coscienza collettiva” sul tema.
Il messaggio di questo appello arriva a un anno di distanza dalla pubblicazione del rapporto “Enfants et écrans” (“Bambini e schermi”), realizzato da una commissione di esperti su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron. Gli studiosi sottolineano che le evidenze scientifiche internazionali, ormai numerose e solide, non lasciano più spazio al dubbio: né la tecnologia degli schermi né i contenuti, anche quelli definiti “educativi”, sono appropriati per un cervello in fase di sviluppo.
Attualmente, le autorità sanitarie francesi raccomandano di evitare l’uso di schermi fino ai tre anni. Tuttavia, gli esperti ritengono che questa soglia sia ormai “chiaramente insufficiente” e chiedono di aggiornarla alla luce delle recenti scoperte, proponendo una nuova raccomandazione: niente schermi prima dei sei anni.
Le ricerche scientifiche, infatti, evidenziano che l’interazione precoce con i dispositivi digitali può influire negativamente sullo sviluppo cognitivo, sociale e motorio dei bambini, riducendo la loro capacità di concentrarsi, di socializzare e di sviluppare le competenze motorie di base. Inoltre, l’esposizione agli schermi è anche legata a un aumento dei rischi di disturbi del sonno e di problematiche visive.
In questo contesto, la comunità scientifica francese invita le autorità e le famiglie a rivedere le politiche e i comportamenti relativi all’uso dei dispositivi digitali nei più giovani, con l’obiettivo di tutelare il loro benessere psicofisico e di promuovere un ambiente sano per il loro sviluppo.
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