Cinque suore hanno deciso di abbandonare il convento di clausura San Giacomo di Veglia, situato a Treviso, lo scorso 29 aprile. Le motivazioni precise non sono ancora state chiarite, ma le consorelle hanno dichiarato di essere state sottoposte a pressioni psicologiche che hanno reso insostenibile la loro permanenza nel monastero. L’episodio segue il commissariamento del monastero, avvenuto l’18 aprile, con l’uscita di scena della badessa Suor Aline, sostituita da Madre Martha Driscoll, 81 anni.
Le suore, in un comunicato, hanno spiegato di essere in uno stato di necessità dovuto a gravi difficoltà interne al convento, e hanno precisato che le ragioni dettagliate dell’abbandono verranno chiarite in un’altra sede. Dopo essere scappate, le suore hanno raggiunto la caserma dei carabinieri per allertare le autorità senza suscitare eccessivo allarme. Attualmente, si trovano in sicurezza, ma la loro località di rifugio rimane segreta per ragioni di sicurezza.
Il convento di clausura San Giacomo di Veglia è sotto osservazione della Chiesa da circa due anni, a seguito di un’accusa di abusi interni. Il 8 gennaio 2023, infatti, quattro consorelle avevano inviato una lettera a Papa Francesco, denunciando la madre abadessa per comportamenti manipolatori. Tuttavia, due visite ispettive condotte dalla Chiesa avevano smentito le accuse, definendole “calunnie”, e le quattro suore erano state trasferite in altri monasteri. Nonostante la chiusura del caso, la vicenda ha continuato a far parlare di sé, con ben otto visite canoniche effettuate da allora.
Il commissariamento del monastero è stato comunicato durante il Venerdì Santo, il 18 aprile, e subito dopo, il convento ha ricevuto la visita di una psicologa, che senza consultarsi con i medici che seguivano le suore, ha concluso che le religiose erano state plagiate. Questo episodio, insieme ad altri disagi psicologici, ha spinto le suore a prendere la decisione di fuggire dal convento.
The post Suore fuggono dal convento di clausura a Treviso: “Clima insopportabile” first appeared on ADN24.