Il 23 giugno 1972 divenne una data cruciale nella storia politica degli Stati Uniti con l’emersione di registrazioni segrete che collegavano direttamente il presidente Richard Nixon e il suo staff a tentativi di ostacolare le indagini sull’irruzione nella sede del Partito Democratico al Watergate Hotel, a Washington. I nastri audio, registrati nello Studio Ovale, rivelarono la volontà dell’amministrazione Nixon di bloccare le inchieste dell’FBI, fornendo prove concrete di un tentativo di insabbiamento. La scoperta di queste conversazioni costituì uno dei momenti più gravi dello scandalo, rafforzando la richiesta di impeachment da parte del Congresso. La pressione politica e pubblica portò infine Nixon a dimettersi il 9 agosto 1974, l’unico presidente statunitense a lasciare volontariamente la Casa Bianca prima della fine del mandato. Lo scandalo Watergate segnò un punto di svolta nella trasparenza e nella fiducia del popolo americano nei confronti delle istituzioni governative, diventando simbolo globale di abuso di potere e insabbiamento politico.

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