Mentre oggi rubano al Louvre i gioielli di Napoleone…..Il 19 ottobre 1812 segna una delle date più drammatiche della storia militare europea, quando Napoleone Bonaparte ordinò la ritirata da Mosca durante la campagna di Russia. La Grande Armata, composta da circa 600.000 uomini provenienti da diversi stati europei, aveva occupato Mosca il 14 settembre, trovando però la città quasi completamente evacuata e in gran parte distrutta da incendi. La strategia dei russi, basata sulla terra bruciata, privò l’esercito francese di cibo, riparo e risorse essenziali, rendendo la permanenza a Mosca insostenibile.

Dopo settimane di attesa senza ricevere alcuna proposta di pace dallo zar Alessandro I, Napoleone dovette affrontare una realtà drammatica: le truppe erano provate dal lungo viaggio, dalla mancanza di approvvigionamenti e dall’avanzare dell’autunno russo. Il 19 ottobre iniziò quindi la ritirata verso ovest, segnando l’inizio di un percorso di sofferenza e perdite senza precedenti. Durante il viaggio, i soldati francesi furono costantemente assaliti dalle forze russe e colpiti dal freddo intenso, dalla fame e dalle malattie. La Grande Armata, un tempo invincibile, vide diminuire drasticamente il proprio numero: dai 600.000 uomini iniziali, solo circa 100.000 riuscirono a ritornare in territorio sicuro.

La ritirata da Mosca ebbe conseguenze profonde non solo sul piano militare, ma anche politico. L’evento segnò l’inizio del declino di Napoleone, indebolendo il mito della sua invincibilità e favorendo la formazione di coalizioni europee contro la Francia. La campagna russa rimane un esempio storico emblematico di come errori strategici, sottovalutazione delle condizioni climatiche e carenze logistiche possano condurre a una catastrofe militare.

Il 19 ottobre 1812 rappresenta quindi una data simbolica, che continua a essere studiata nelle accademie militari e ricordata dagli storici per le sue lezioni sulla strategia, la leadership e la resilienza umana di fronte a circostanze estreme. La ritirata da Mosca rimane una delle pagine più tragiche e significative della storia napoleonica e mondiale.

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